Primi anni ’70, il M° Tetsuji Murakami e il M° Salvatore Mileto nel dojo a Trieste
Primi anni ’70, il M° Tetsuji Murakami e il M° Salvatore Mileto nel dojo a Trieste
STORIA DEL KARATE SHOTOKAI TRIESTINO
(Estratto da una vecchia biografia):
Il M° Salvatore Mileto dell’ASD Libertas Karate Club Trieste, ha raggiunto il quarantunesimo anno di attività “marziale”, festeggiato lo scorso dicembre 2008 con l’affezionato gruppo di allievi. Nel corso dell’annata sportiva ’07 il vice presidente Claudio Valentini, aveva già realizzato una cerimonia di festeggiamento per i “primi” quarant’anni d’attività e trentacinque d’insegnamento del maestro, alla quale erano accorsi gran parte del centinaio di frequentatori della storica scuola di karate triestina. Il M° Mileto 6° Dan benemerito della FIJLKAM per concessione del presidente Matteo Pellicone su indicazione del fratello Giuseppe, Vice Presidente del settore karate, ha ricordato che nel 1967 a Trieste tale arte marziale era pressoché sconosciuta. In quel periodo Mileto inizia a praticare sotto la guida di Luciano Padoan, all’epoca istruttore 1° Dan dell’unico club di karate della città con sede nella palestra della scuola elementare E. Fornis di Via Vasari. Inizialmente lo stile praticato è lo Shotokan Ryu, mentre in seguito si aprono i contatti con il maestro giapponese Tettsuji Murakami, che inizia a recarsi periodicamente a Trieste per tenere i durissimi stage dell’allora poco conosciuta scuola Shotokai. Il nipponico stabilitosi nel 1957 a Parigi in Francia su invito del pioniere delle arti marziali francesi Henry Plèe, si rivela una “forza della natura” e così il passaggio al metodo Shotokai diviene automatico. A quel tempo gli abbandoni toccavano punte del settanta per cento, mentre quelli che restavano erano ritenuti dalle persone comuni, una via di mezzo tra i samurai e gli incoscienti. Molti allievi intrapresero in quel periodo il karate di Murakami e tutti a 22 anni dalla scomparsa lo ricordano ancora con ammirazione e rispetto. Mileto ottiene il 1° Dan nel 1972 a Roma e la qualifica di aspirante maestro nel ’73 a Porto Recanati in seno alla FIK presieduta dall’avvocato Augusto Ceracchini. Dopo il distacco dal M° Padoan, Mileto assume la direzione tecnica della società Tora No Kai, mentre nel 1976 con la collaborazione di alcuni associati, fonda l’attuale ASD Libertas Karate Club Trieste. L’associazione è legata da sempre alla federazione ufficiale di karate riconosciuta dal CONI durante i vari cambi di denominazione, fino all’attuale FIJLKAM. Il club diretto da Mileto coadiuvato daI suoi assistenti, è uno dei pochi ad aver conservato negli anni rapporti continuativi con i leggendari maestri giapponesi, seppure seguendo le evoluzioni metodologiche e scientifiche trasmesse dal Prof. Pierluigi Aschieri 8° Dan, Direttore Tecnico Federale FIJLKAM e Docente CONI di fama internazionale.
Primi anni ’70, il M° Salvatore Mileto nel dojo a Trieste
Storico raduno di Coverciano (1976), presenziato dal capo scuola Shigeru Egami, nella foto assieme al M° Tettsuji Murakami
Mileto, Valentini e diversi allievi della scuola triestina nel maggio 1976 sono presenti allo storico raduno di Coverciano (FI), presenziato dal capo scuola Shigeru Egami giunto in visita ai praticanti italiani accompagnato dalla moglie Chiyoko e dai maestri Tomoji Miyamoto, Tettsuji Murakami ed altri praticanti della sede centrale di Tokyo. La scuola triestina improntata al karate tradizionale, svolge una discreta attività agonistica negli ambiti del Comitato Regionale FIJLKAM Friuli Venezia Giulia, diretto per il settore karate dal friulano M° Roberto Ruberti 7° Dan, ex atleta Azzurro vice campione del mondo a Taipei nel 1982 e della sezione regionale del Centro Nazionale Sportivo Libertas. Salvatore Mileto, che è stato campione di body building raggiungendo il titolo di mister Italia 1959 e di quarto classificato ai campionati europei del ‘61 in Francia, detiene la qualifica d’insegnante anche per questa disciplina. L’attività del titolare del club, dopo aver intrapreso lo studio del karate, si caratterizza per la partecipazione a vari esami per passaggi di grado e qualifiche tecniche. Il maestro ricorda in particolare il primo raduno per maestri di karate del gennaio 1980, presso gli impianti sportivi CONI dell’Acqua Acetosa di Roma, volto a formare i quadri tecnici dell’allora neo costituito settore Arti Marziali Libertas su iniziativa del M° Beppe Panada. Nel ’81 Mileto diviene fiduciario regionale Libertas per il settore karate, mentre nel 1983 riceve il 4° Dan durante il raduno tecnico federale di Torrecintola (BA). Nel 1985, Mileto nell’intento di scoprire nuove vie, si reca al seminario Libertas di Ischia, dedicato alla formazione per insegnanti tecnici di light contact. Nel 1986 sempre ad Ischia, anno in cui Beppe Panada scompare in mare a bordo della "Berlucchi Champenoise d'Italia" durante l’attraversata dell’Atlantico, Salvatore Mileto riceve il 5° Dan, la qualifica di Docente Nazionale Arti Marziali e la nomina a capo scuola Shotokai per il CNS LIBERTAS. Nel prosieguo il maestro ottiene il 6° Dan ed infine il 7° Dan, accettati senza patemi, nonostante la scuola Shotokai contempli come massimo livello il 5° Dan, il grado del fondatore Gichin Funakoshi. A fine anni ’80, Mileto diviene delegato provinciale della federazione ufficiale e promotore del Gruppo Karate Interstile di Trieste. La scuola intensifica la partecipazione alle competizioni di kumite, ottenendo discreti risultati con atleti di punta tra i quali Valentini. Il maestro si reca periodicamente anche dal M° Maurizio Marangoni di Padova per approfondire lo studio delle forme superiori dello Shotokan. Nel contempo amplia le conoscenze negli stili: Wado Ryu con i maestri Yutaka Toyama, Iwao Yoshoka e Shingo Ogami; Goju Ryu con Katsuyoshi Mikurya ed Alberto Evangelista; Shito Ryu con Iwasa Sei e il capo scuola Kanei Mabuni. Mileto frequenta anche i seminari del francese Jean Paul Pace e dell’altoatesino Franz Haller per light e full contact. In quel periodo la palestra che ha ospitato due monaci giapponesi dello Shorinji Kempo e il M° Naotoshi Goto, vanta una serata completamente dedicata al light contact. Le lezioni, svolte con protezioni e mise variegate, vedono gli allievi applicarsi in “prove tecniche” di contatto non propriamente leggero. A fronte delle esperienze attinte da varie discipline, sono la difesa personale e la ricerca dell’efficacia a detenere particolari attenzioni nella scuola triestina.
1986 M° Mileto allo Stage Nazionale Libertas di Ischia (NA).
Siviglia, Spagna 1999 esami 5° Dan maestri Roberto Alpi e Salvatore Mileto, assieme al M° Hiruma e al Presidente della Nihon Karate Do Shotokai Jotaro Takagi Sensei.
Il 24 gennaio 1987 il maestro Murakami, malato da tempo, muore a Parigi lasciando grande vuoto tra i seguaci dello Shotokai. In seguito un gruppo di allievi italiani invita a Prato (FI) il M° Atsuo Hiruma, allievo diretto di Shigeru Egami già scomparso l’8 gennaio 1981. Lo Shotokai italiano riacquista vigore guidato da questo maestro dai modi garbati e dall’inusitata parlata castigliana, poiché residente a Madrid. Valentini, tradizionalista convinto nonostante le aspirazioni agonistiche, convince Mileto a condurre una delegazione di praticanti triestini ad uno stage toscano. I metodi d’insegnamento di Hiruma risultano diversi rispetto a Murakami, anche per lo sviluppo di alcune evoluzioni tecniche invise ad alcuni vecchi allievi italiani che si spezzettano in dispersivi gruppuscoli. I nuovi sviluppi sono invece apprezzati da Mileto e Valentini, che inserendo il Friuli Venezia Giulia nei gruppi di Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia e altre regioni italiane, rientrano nell’ufficialità della Scuola Shotokai Italia affiliata al quartier generale di Tokyo. Quindi dal 1988 in poi il club triestino partecipa a tutti gli stage italiani diretti dal delegato ufficiale dello Shotokai Europa. Nel maggio ‘99 Salvatore Mileto e Roberto Alpi di Rimini, sono convocati a Siviglia dal M° Hiruma, dove si tengono le uniche sessioni europee d’esame per 5° Dan curate dal presidente dello Shotokai giapponese Jotaro Takagi. I due insegnanti assieme a praticanti spagnoli e portoghesi, risulteranno i primi italiani ad essere insigniti ufficialmente del massimo grado della Scuola Shotokai e delle nomine di rappresentanti per l’Italia. Oggi l’attività del Karate Club Trieste sul fronte agonistico è orientata in prevalenza verso le prove di forma (kata), continuando le frequentazioni ai seminari d’aggiornamento federale e quelli italiani ed esteri della scuola Shotokai. Il M° Mileto, docente presso i centri regionali FIJLKAM e LIBERTAS, focalizza grande attenzione nello sviluppo dell’attività giovanile. “Salvino”, come lo chiamano gli amici e gli allievi più datati, a quasi 74 anni suonati non si stanca mai di ribadire, che il karate non è solo una forma di lotta a mani nude, ma soprattutto una scuola di vita e comportamento, in cui non bisogna mai perdere di vista gli scopi principali che il Karate-Do persegue, secondo i quali corpo e mente vanno sviluppati assieme con tenacia e spirito d’umiltà.
Giugno 2009 stage Shotokai sulla spiaggia di Donana, Spagna
Al Centro comunale di Via Levitz a Borgo San Sergio (anno indefinito).
Mileto è coadiuvato nell’insegnamento da Claudio Valentini e da altri assistenti. Valentini nei primi anni settanta, è stato un giovane praticante combattuto tra la fedeltà alla pura tradizione Shotokai, che scoraggia da sempre le competizioni e la forte attrazione per la scuola agonistica promossa dalla federazione ufficiale. Nel 1976, l’allievo dopo aver assistito ad una gara internazionale al Palalido di Milano, in cui si esibiscono i “mostri sacri” giapponesi, decide di partecipare alle gare federali divenendo più volte campione regionale di categoria nel combattimento (kumite) classificandosi per i campionati italiani. Valentini ricorda ancora le dimostrazioni dei maestri Shirai, Kase, Miyazaki ed Enoeda, svolte alla kermesse milanese e la cordialità dei nazionali italiani dell’ex FESIKA tra i quali Bruno De Michelis, che durante un passaggio in pullman verso Venezia gli permette di toccare la grande coppa vinta al torneo. Dopo le prime esperienze, l’allievo inizia un intenso lavoro di preparazione tecnico-fisica, comprendente la corsa e il potenziamento con i pesi. Nato nel 1960 e praticante dal 1974, Valentini è stato compagno di squadra in ambito regionale del vecchio amico-avversario Roberto Ruberti del Friuli karate Udine. Valentini consegue diversi successi sportivi tra i quali nel ’77 la Coppa Città di Treviso nel kumite a squadre con il decisivo apporto di “capitan” Ruberti. Nel 1979 classificatosi alle selezioni regionali, risulta inserito nella squadra “A” Friuli Venezia Giulia, nonostante il servizio militare in atto nel 1° Battaglione S. Giusto. Nel ’82 segue a Lignano Sabbiadoro l’incontro Italia Giappone, rappresentato dalla Komazawa University, rimanendo entusiasmato dalla grinta nipponica e quella italiana. Inserito nella categoria seniores, combatte entro gli 80 kg con qualche fatica a rimanere nel peso. Resta in fase positiva fino alla squalifica per eccesso di contatto ai Campionati Italiani Libertas di Trieste del marzo ’83, ricevuta dopo averne subito uno durissimo a sue spese. Valentini frequenta in quegli anni i Centri di Alta Specializzazione Karate a Udine assieme agli esordienti Davide Benetello e Massimiliano Oggianu, che in seguito diventeranno pluridecorati campioni nazionali. Valentini vanta tra i tornei di spicco i Campionati Italiani FITAK di Udine ’90 e altre competizioni a carattere regionale, nazionale con alcune puntate in campo internazionale, come il Torneo Internazionale di Grado ’92 nel novero della rappresentativa regionale contrapposta alla Cecoslovacchia del tempo. Nel dicembre dello stesso anno, dopo tante soddisfazioni ottenute in ambito sportivo, opta per concludere onorevolmente l’agonismo con la partecipazione al Trofeo Città di Monfalcone.
Agosto 2010. Internazionali e Open di karate a Grado (GO) con Luca Valdesi.
Marzo 2006 presso Shotokan Hombu Dojo Tokyo, Giappone, sede Nihon Karate Do Shotokai. Esami 5° Dan delegazione europea.
Istruttore di 2° livello dei Centri di Avviamento allo Sport del CONI, formatosi alla sede regionale dello stesso ente, Valentini ha svolto ogni esame di grado e qualifica federale alla Scuola dello Sport CONI dell’Acqua Acetosa a Roma e presso l’Accademia del Centro Olimpico Federale FIJLKAM di Ostia. Allenatore dal 1991 e confermato istruttore nel 1993, si applica nell’insegnamento con l’intento di trasferire ai neofiti le esperienze maturate in oltre 35 anni di pratica del karate in ambiti sportivi e tradizionali. Graduato in sede regionale 1° Dan e poi 2° Dan tra il 1979 e il 1982, dopo alcuni stop per problemi famigliari, nel 1990 è promosso 3° Dan agli esami nazionali di Lavagna (GE). Nel ‘95 ottiene il 4° Dan al Centro Federale dell’Acqua Acetosa a Roma. Nel dicembre 2000, frequenta le sessioni del Metodo Globale Autodifesa della FILPJK ora FIJLKAM, divenendo istruttore di 2° livello. Nel settembre ’03, onorato dalla presenza in commissione del prof. Giuseppe Pellicone, riceve il 5° Dan FIJLKAM detenuto anche presso l’ente di promozione sportiva LIBERTAS. Nel ‘05, ammesso al corso per concorso tenuto all’Accademia del Centro Olimpico Federale FIJLKAM di Ostia, svolge gli esami presieduti ancora da Pellicone, ottenendo la qualifica di Maestro. Nel marzo ‘06 si reca a Tokyo in Giappone, inserito nella delegazione di sette praticanti spagnoli, portoghesi, cileni ed italiani guidata dal M° Hiruma. Giunto a destinazione, il gruppo si reca ad onorare la tomba dello scomparso capo scuola Shigeru Egami. Nei giorni seguenti inizia il tour di allenamenti svolti tra lo Shotokan Hombu Dojo di Tokyo, il Campus dell’Università Gakushuin e la scuola del M° Tomoji Miyamoto, propedeutici all’assegnazione del grado più alto della scuola giapponese. Dopo il test d’ammissione diretto dal M° Terui, segretario generale della Nihon Shotokai Karate-Do e la tradizionale consegna dei doni, la sera del 17 marzo Valentini riceve il 5° Dan assegnatogli dal capo scuola Jotaro Takagi in persona. I prestigiosi esami ad invito si sono svolti su presentazione del M° Atsuo Hiruma, componente del “Tribunale degli Esami” dell’epica sede giapponese fondata da Funakoshi. La commissione era composta dal M° Takagi, coadiuvato dai maestri Akutsu, Kunimitsu, Takita, Hiruma, Higuchi e dal segretario Terui. Conclusa la proclamazione degli esiti, i docenti hanno festeggiato a sorpresa i neo promossi con cibi e bevande consumate sedendo a terra al centro dell’aerea d’esame. Durante il party il M° Akutsu, complice il buon sake sorseggiato, svolge alcune estemporanee dimostrazioni della forma presentata da Valentini, che attaccando armato di bastone lungo, risulta proiettato a terra più volte dall’arzillo direttore tecnico.
Dicembre 2006 presso Shotokan Hombu Dojo di Madrid, Spagna, sede Shotokai Europa.
Marzo 2006 presso Shotokan Hombu Dojo Tokyo, Giappone, sede Nihon Karate Do Shotokai. Esami 5° Dan delegazione europea.
I neo graduati hanno poi partecipato alle celebrazioni del 70° anniversario della Nihon Shotokai Karate-Do, realizzate presso un’infrastruttura sportiva affacciata sulla baia di Tokyo. Valentini diviene così co-protagonista di una dimostrazione tecnica svolta dal team italo-iberico, ripresa anche dalle tv locali. Nella kermesse, in cui si alternano le esibizioni di numerosi gruppi provenienti da tutto il mondo, il team risulta infine tra i più applauditi. L’indimenticabile esperienza è proseguita alla serata di gala tenuta all’Hotel Imperial di Tokyo, dove sono convenuti i massimi esponenti dello Shotokai nipponico e numerosi delegati mondiali. Luca Lombardi di Milano e il triestino Valentini, invitati nei ruoli di alfieri italiani, ricevono il diploma commemorativo dell’evento, che andava a suggellare una settimana irripetibile. Prima del rientro nei Paesi d’origine, i novelli “sette samurai”, hanno ricevuto le raccomandazioni di maggiore responsabilità da sostenere in futuro, espresse con solennità dal M° Hiruma. Il diploma composto da eleganti ideogrammi scritti a mano, marcato numero 348 in linea diretta a partire dal fondatore Gichin Funakoshi, viene consegnato ufficialmente a Valentini nel dicembre ’06, con apposita cerimonia alla sede dello Shotokai Europa di Madrid. Solo pochi mesi prima allo stage Internazionale FIJLKAM di Grado il presidente regionale del settore karate Roberto Ruberti, aveva consegnato al maestro il premio “Samurai d’oro” alla carriera, patrocinato dalla rivista di settore “Samurai”. Valentini archiviava un’annata piuttosto intensa, ottenendo la qualifica di Ufficiale di Gara Regionale FIJLKAM previo corso ed esame svolto a Udine.
Il maestro, tra i fautori del connubio tra karate tradizionale e moderno, seppure abbia maturato da atleta rilevanti esperienze nel kumite sportivo e diversi contatti in ambito nazionale, ha sempre privilegiato gli insegnamenti del karate tradizionale e la pratica nel club d’appartenenza. L’ultima qualifica in ordine di tempo, gli fornisce rinnovato entusiasmo e l’opportunità di rimanere a stretto contatto e da postazione privilegiata con l’ambiente in cui è stato attivo protagonista. Attualmente Valentini è collaboratore regionale dello staff tecnico FIJLKAM Friuli Venezia Giulia con le qualifiche di Insegnante Tecnico Federale ed Ufficiale di Gara, componente della commissione regionale kata. Nell’agosto ’07 il maestro partecipa allo Stage Internazionale di Grado, caratterizzato dalla presenza della Principessa Sheikha Maitha Bint Mohammed Bin Rashid Al Maktoum, campionessa di karate degli Emirati Arabi Uniti, convenuta assieme a coach ed atleti del Dubai Karate Team. La nobile araba è stata la portabandiera del Dubai alle recenti olimpiadi di Pechino. Nel febbraio ‘08 Valentini è ospite del Presidente Roberto Ruberti, alla 35^ edizione dei Campionati Europei cadetti e juniores di karate svolta a Trieste. Nell’occasione il testimonial del torneo, l’ex campione del mondo 1994 di kumite a Kota Kinabalu in Malesia, gli rilascia una copia della sua biografia “Calci piazzati” con la seguente dedica: “A Claudio per gli estenuanti allenamenti e le tante botte! Con stima Davide Benetello”. Parole affettuose in qualche modo divenute un’ottima referenza. Nel novembre ‘08 Valentini si reca ai campionati mondiali WKF di Tokyo, al seguito della nazionale italiana FIJLKAM, che laurea campioni del mondo gli azzurri Stefano Maniscalco nella specialità kumite e Luca Valdesi nel kata. Durante l’entusiasmante esperienza, il maestro trasferitosi a Kyoto con Davide Benetello ed altri rappresentanti italiani, ha partecipato ad uno stage svolto presso il club di karate della Rakuyo General High School.
Marzo 2006 allenamenti alla Gakushuin University di Tokyo, Giappone.
Aprile 2015. Festeggiamenti per gli 80 anni del M° Mileto al Centro Comunale di Borgo San Sergio
La Libertas Karate Club Trieste, oltre alle affiliazioni nazionali, è l’unica scuola a Trieste e in regione ad essere ufficialmente riconosciuta dallo Shotokai giapponese, nonché abilitata all’insegnamento di questo metodo tutelato da marchio registrato. Mileto e il vice Valentini, svolgono i corsi di karate, bo-jitsu, kobudo, tai chi c’huan e difesa personale per bambini, adulti ed anziani, anche al Centro Comunale di Via Levitz a Borgo S. Sergio. Unica realtà sportivo-aggregativa cittadina posta sotto la supervisione di una circoscrizione amministrativa comunale. In tale contesto Valentini è un componente eletto dagli utenti nel novero del comitato di gestione del centro governato dal presidente circoscrizionale Andrea Vatta. Il club ha come obiettivo principale lo sviluppo delle componenti filosofica, culturale ed educativa del karate, inteso come via di miglioramento personale. L’associazione risulta nell’ambito della FIJLKAM, guidata in regione dal presidente Enzo De Denaro, tra le più numerose del Friuli Venezia Giulia per quantità di praticanti. Le categorie esordienti, cadetti e juniores del club che vantano l’acquisizione di vari titoli sportivi sono rappresentate da Carlotta Valentini, Valentina Midolo, Noemi Grassi, Jessica Pecchiari, Elisa Canciani, Manuel Minca e Giovanna Zudich. Le classi seniores e master da Jasmine Mauri, Alessandro e Francesca Rinaldi, Claudio Stornello, Peter Deschmann, Marco Spetti, Armando Dobrigna, Roberto Zanin, Cristina Pouschè, Pierpaolo Zudich, Nevio Pulgher, Giorgio Peratelli, Bruno Barbariol, Gianpaolo Larice, Rafael Angel Alvarez e tanti altri. Diversi allievi anziani sono divenuti insegnanti inseriti nei quadri tecnici societari, tra i quali; Andrea Vitussi, Alessandro Postogna, Umberto Mondo e Claudio Valentini, ora vice direttore tecnico del club. L’associazione sportiva è una delle poche ad effettuare i corsi citati in fasce orarie mattutine, pomeridiane e serali da lunedì a venerdì da settembre a luglio.
L’inossidabile Salvatore Mileto, avvicinatosi al karate all’età di 32 anni dopo l’esperienza da body builder, risulta ancora ben integro nel fisico e costantemente attivo sul parquet, prodigandosi in spiegazioni e dimostrazioni pratiche in tutte le sessioni giornaliere dei corsi che instancabilmente presiede. Raro esempio di longevità “marziale” e perseveranza da prendere a modello da quei giovani praticanti che desiderano intraprendere l’arte del Karate-Do, perseguendo l’obiettivo di poter diventare un giorno veri maestri, seguendo la pura tradizione del Budo.
Trieste, 29 ottobre 2009
La Segreteria KCT
Udine Trophy 2010 momenti di arbitraggio. (Istruttore Senior Claudio Valentini)